Julidochromis transcriptus
pH |
8.6 - 9.5 |
dGH |
7° - 15° |
Temperatura |
22° - 25°C |
Lunghezza |
7cm |
Sinonimi |
Nessuno. |
Distribuzione |
Endemico delle coste rocciose del Lago Tanganyika. |
Matthes 1959, in acquario 1964. |
Dimorfismo |
L'identificazione avviene mediante l'osservazione della papilla genitale che è più lunga nella femmina. Le femmine sono anche più larghe e con uno stomaco più arrotondato. |
COMPORTAMENTO
Intolleranti verso i propri conspecifici, non danneggiano le piante. Le coppie formano nuclei familiari ed entrambi i genitori sorvegliano la prole.
ALLEVAMENTO
Si consiglia una vasca con formazioni rocciose piene di grotticelle, anfratti e nascondigli. Se si trovano degli esemplari vicino alla superficie, vuol dire che tutte le zone della vasca sono state occupate da altri. Aggiungere piante molto resistenti tipo Sagittaria e Vallisneria. Questo pesce adora un fondo di sabbia fine. pH 8.6 - 9.5 e durezza 10° - 15° dGH.
RIPRODUZIONE
pH 8.5 - 9.2, durezza 8° - 14° dGH e temperatura 25° - 27°C. Cave-breeders, la femmina arriva a deporre sino a 30 uova sul soffitto della sua grotticella. Entrambi i genitori si impegnano nella cura della prole e difendono energeticamente il loro territorio.
ALIMENTAZIONE
Pesce onnivoro, mangia qualsiasi tipo di cibo vivo, granulare, congelato e scagliette.
NOTE E CURIOSITA'
La testa del Julidochromis transcriptus è piatta e, a differenza del J. marlieri, non ha il rigonfiamento. E' il più piccolo tra i Julidochromis e può essere distinto dal J. marlieri da 2 fila di macchie bianche. Il J. marlieri ne ha 3.