Questo Caracide è un classico abitante delle acque scure.
E' facilmente individuabile in piccoli corsi d'acqua poco profondi che scorrono nei boschi ombreggiati oppure in pozze, stagni e paludi dove la vegetazione sommersa è molto abbondante.
Ha un carattere timido e pauroso e deve sempre trovarsi in gruppi numerosi, soprattutto in cattività, per "diluire" eventuali comportamenti aggressivi tra i maschi e per avere un comportamento più naturale del banco.
Il setup ideale, per l'allevamento di un piccolo banco di almeno 10 esemplari, è allestire una vasca da 80/100litri, con una piantumazione molto importante, con un substrato scuro ed alcune macchie di vegetazione galleggiante, attorno alle quali i pesci si riuniranno per trovare riparo e protezione. Sul fondo possono essere aggiunti rami e foglie secche per mantenere un livello di acidità dell'acqua il più stabile possibile.
Pesce delicato e sensibile ai valori chimico-fisici dell'acqua che deve essere tenera, acida e con una temperatura stabile e leggermente più alta del normale; è anche necessario che sia ben filtrata ed ossigenata; se possibile è consigliato un filtraggio con torba granulare per rendere l'ambiente più simile a quello originario.
Il movimento dell'acqua deve essere tra il leggero ed il moderato e l'illuminazione da bassa a moderata.
I compagni di vasca ideali sono pesci di piccola e media taglia come Caracidi, Apistogramma, Paracheirodon innesi, Paracheirodon simulans, Petitella georgiae, Hemigrammus armstrongi, Krobia xinguensis, Amatitlania nanolutea oltre che a Callichthyidi e Loricariidi di piccole dimensioni.
La vasca deve essere ben coperta a causa delle attitudini salterine del pesce.
Il dimorfismo sessuale di questo pesce è impossibile da distinguere.
La riproduzione in cattività è molto rara ma possibile; data la minuscola dimensione degli avannotti, è molto difficile riuscire ad avere una buona percentuale di schiusa.
Per una riproduzione quantitativamente importante occorre predisporre una piccola vasca, riempita con acqua dalle caratteristiche sopra indicate ed arredata con alcune piante galleggianti; è difficile riconoscere il sesso ed è meglio inserire una coppia che abbia già iniziato la danza nunziale; le uova vengono deposte, fecondate ed abbandonate sulla superficie delle piante, durante una serie di piccoli balzi.
Subito dopo la deposizione conviene allontanare i riproduttori e cambiare quanta più acqua possibile senza scoprire le uova; la schiusa avviene in 24 / 36 ore e per altri 2 / 4 giorni le piccolissime larve devono riassorbire il sacco vitellino; solo dopo è possibile somministrare mangime vivo, infusori, parameci, rotiferi, oppure l'apposito mangime liquido; dopo un paio di settimane si possono somministrare naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere.
In natura, durante la stagione delle piogge, risale il corso dei fiumi per andarsi ad insediare nelle zone di foresta allagate. Qui, nel folto della vegetazione, oltre a cercare larve ed insetti sopraffatti dalla piena, si insedia vicino alle radici scoperte degli alberi o dove la vegetazione è più fitta, per andare a deporre le uova. Al termine della stagione piovosa, si ritira da queste zone con il ritirarsi delle acque, per tornare nel normale corso dei fiumi, assieme alla prole numerosa.
E' un vorace micropredatore che si nutre di piccoli insetti, invertebrati e zooplankton in prossimità della superficie dell'acqua.
In cattività accetta qualsiasi tipo di cibo secco, delle dimensioni ottimali per essere mangiato. La sua dieta, però, deve essere integrata con naupli di Artemia salina, Daphnia, Moina, vermi Grindal, piccoli insetti (giovani grilli) e le larve di Drosophila (moscerini della frutta).
6.0 - 7.0
1° - 15°dGH
22°C - 28°C